Pubblicato il Bando per la selezione di 56.205 operatori volontari da impiegare in progetti di ...
Ultimo Aggiornamento: 30/08/2016
Il "Piano comunale di emergenza in materia di protezione civile" di Irsina è stato predisposto attraverso l’analisi dell’assetto e della vulnerabilità del territorio, l’esame delle necessità organizzative di gestione dell’emergenza e considerando le esigenze formative del personale coinvolto nella gestione dell’evento, le esigenze di prevenzione e informative della cittadinanza.
Riguardo alle competenze, il Sindaco della città è definito “la figura istituzionale principale della catena operativa della protezione civile”, è l’autorità comunale di protezione civile, e si avvale sul piano operativo della figura tecnica del coordinatore del Coc, Centro operativo comunale, che è anche coordinatore della Protezione civile comunale.
Secondo le norme nazionali in vigore e le prassi operative, alle emergenze di Protezione civile fa fronte in primo luogo il Comune, che attraverso il Sindaco può chiedere l’intervento del prefetto e del presidente della Provincia e della Regione. Nelle funzioni di coordinamento, il sindaco è ovviamente coadiuvato da personale tecnico incaricato e appositamente delegato.
Con il Piano, infatti, l’Amministrazione comunale definisce la struttura operativa in grado di fronteggiare le situazioni di prima emergenza: organizzare una struttura operativa comunale, formata da dipendenti comunali, volontari, imprese private, per assicurare i primi interventi; attivare i primi soccorsi alla popolazione; fornire adeguata informazione alla cittadinanza sul grado d’esposizione al rischio e attivare opportuni sistemi di allerta; provvedere alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrogeologico o d’altri rischi; assicurare una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di comunicazioni di allerta; individuare siti sicuri da adibire al preventivo ricovero per la popolazione esposta, attivando, se necessario, sgomberi preventivi.
Il Piano definisce diversi scenari di rischio e di emergenza, partendo dal rischio sismico, per il quale la linea di comando viene assunta automaticamente dal Centro operativo comunale e i responsabili delle varie funzioni si attivano secondo le rispettive funzioni. Lo stesso avviene per l’emergenza idrogeologica, oppure per situazioni che possono presentare particolari criticità e complessità come le trombe d’aria, le grandi nevicate, le emergenze sanitarie, gli incidenti ferroviari o stradali che comportino la fuoriuscita di sostanze pericolose.
Sulla base di questi scenari e della caratteristiche concrete dell’evento, sono tra l’altro previste e ribadite procedure operative: l’immediata reperibilità dei responsabili delle varie funzioni previste per l’attivazione del Coc; l’attivazione dei monitoraggi di evento; il controllo del territorio e degli edifici, a cominciare da quelli pubblici e le scuole, alle infrastrutture e al traffico; la delimitazione delle aree a rischio, gli eventuali sgomberi cautelativi e l’attivazione di eventuali misure sanitarie ove necessarie; l’impiego organizzato della Polizia municipale, assistita dal volontariato; l’informazione alla popolazione; l’eventuale organizzazione e presidio delle aree e strutture d’attesa e di ricovero per la popolazione.
Opuscolo informativo
L’opuscolo informativo ha lo scopo di informare la popolazione sui comportamenti da assumere e le regole da rispettare in caso di un evento calamitoso, fornendo gli indirizzi e le linee guida da seguire per affrontare un’emergenza.
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